Il concetto di novità nell’ambito della protezione brevettuale come elemento di indirizzo della ricerca farmaceutica

di Francesca Figliuolo

Le creazioni intellettuali costituiscono il motore del progresso culturale e tecnico dell’umanità; la creatività alimenta il progresso non solo delle arti ma anche della scienza e la storia del genere umano è legata alla sua applicazione per la risoluzione dei problemi.

La “Proprietà Intellettuale” o “Intellectual Property” (IP) si basa sul potere della creatività: descrive le idee, le invenzioni, le tecnologie, le opere artistiche e letterarie che sono immateriali al momento della creazione ma acquistano valore quando diventano prodotti materiali.

Sotto il profilo giuridico, le creazioni intellettuali si dividono in opere dell’ingegno e invenzioni: le prime appartengono a diversi campi di conoscenza, dalle scienze alla letteratura, al cinema, ecc, mentre con il termine invenzione si indica l’individuazione di una soluzione nuova ed originale ad un problema tecnico, atta ad essere realizzata ed applicata in campo industriale.

Questa distinzione porta a dividere l’IP in due rami principali :

  • il diritto d’autore che difende la personalità dell’autore espressa dal suo contributo creativo e implica una protezione relativa e limitata a riproduzioni identiche;
  • la proprietà industriale che garantisce protezione assoluta alle invenzioni e disciplina gli aspetti patrimoniali dei risultati di investimenti innovativi.

La proprietà industriale fa riferimento a diritti conferiti da brevetti, modelli e marchi, a cui, nel corso dei secoli, è stata riconosciuta da molti Stati una tutela giuridica sempre più ampia. In generale, si può affermare che un sistema brevettuale viene introdotto per promuovere la creatività, l’attività inventiva e gli investimenti attraverso diritti esclusivi limitati nel tempo e nello spazio e per diffondere conoscenza attraverso la pubblicazione delle domande di brevetto